RECENSIONE IL BUIO OLTRE LA SIEPE DI HARPER LEE

Salve lettori anonimi, oggi sono qui con voi per recensirvi il romanzo "Il buio oltre la siepe" della scrittrice vissuta tra il 1926 e il 2016 in America. Nelle Harper Lee studiò legge e poi si impiegò a New York presso una compagnia aerea. Amica di Truman Capote da quando aveva tre anni, fu consigliata da lui a mettere per iscritto i racconti che gli andava facendo della propria infanzia. Un giorno abbandonò l'impiego per scrivere il suo libro: Il buio oltre la siepe, pubblicato nel 1960(tradotto in Italia da Feltrinelli nello stesso anno e attualmente disponibile anche in audio libro), che le valse un immediato e strepitoso successo di pubblico e il premio Pulitzer 1960. Nel 2007 le è stata conferita dal presidente Bush la prestigiosa Medaglia della Libertà per i suoi meriti letterari. Feltrinelli ha anche pubblicato, Và, metti una sentinella(2015), il romanzo ritrovato di Harper Lee, ambientato vent'anni dopo il suo capolavoro.



Un romanzo consigliato da Barack Obama contro ogni razzismo e discriminazione.



Questo romanzo scritto 57 anni fa, lo ho sentito nominare più volte nei film, nei libri, per tv...ovunque, ma non capivo mai che storia poteva avere al suo interno.

Dopo anni di curiosità ho deciso di prenderlo, senza nemmeno leggere la trama, e conoscendo poco o niente ho iniziato la lettura.



Titolo: Il buio oltre la siepe

Titolo originale: To kill a mockingbird

Lingua originale: inglese

Autrice: Nelle Harper Lee

Traduttrice: Amalia D'Agostino Schanzer

Editore: Feltrinelli

Anno: 1960

Genere: romanzo

Sottogenere: narrativa contemporanea

 Formato che ho e prezzo di copertina: brossura a euro 9.90

Adattamenti cinematografici:diretto da Robert Mulligan, è stato pubblicato l'ononimo film nel 1962



In una cittadina del "profondo" Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un afroamericano accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l'nnocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scndalizza le signore con un linguaggio poco ortodosso, testimone e protagonsta di fatti che nella loro attività e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare leve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte, in pagine di grande rigore stilistico e condotte con bravura eccezionale.



Il libro apparentemente potrebbe avere due storie senza un filo che le intrecci, ma in realtà solo andando avanti con la lettura vi renderete conto dell'errore commesso.

Il buio oltre la siepe è un romanzo narrato dalla voce adulta di Scout, una dei protagonisti, che ricorda la sua giovane età con pensieri ingenui, ma profondi; Scout, una bambina di nove anni, viveva nella vecchia Maycomb con il fratello maggiore Jem, il padre avvocato Atticus Finch e passava le giornate estive con l'amico Dill.




Maycomb era una cittadina abbastanza vecchia, con persone in età avanzata e piene di pregiudizi: un esempio lo è la storia di Boo Radley, un uomo che viveva nella via di quella piccola cittadina, ma che non veniva mai fuori casa. Egli era ritenuto da tutti pericoloso, pazzo, malato di testa ed imprevedibile senza conoscerlo, e per tali motivi escluso dalla vita cittadina. 
 

I giovani bambini passavano le loro vacanze inventando teatrini su lui, la sua vita e i misteri racchiusi nella sua casa; quando la storia sembrava concentrata su questo mistero, la lettura e la vita pacifica a Maycomb viene travolta dal caso Tom Robinson.

Lui era un giovane uomo di colore, con una moglie e dei giovani figli, che lavorava come contadino per ottenere quel poco per far vivere la famiglia; egli venne accusato di violenza carnale verso la figlia di Bob Ewell, uomo con la fama di vivere senza regole.

Atticus, il padre di Scout e Jem, decide di prendersi l'incarico di difensore del signor Robinson, pronto a far valere il senso di giustizia contro un'accusa infondata.

Durante il periodo del processo lui , con grande coraggio, mette alla luce una cittadina dalla mentalità chiusa e ricca di pregiudizi, e lo si legge in questa sua frase:



« alcuni neri mentono, alcuni neri sono immorali, alcuni neri non possono essere lasciati accanto alle donne nere o bianche che siano. Ma questa è una verità che si può applicare a tutta la razza umana.. »



E' proprio la paura del diverso e della diversità a diventare punto centrale della narrazione. La scelta di mettere in primo piano il punto di vista di una bambina ingenua e priva di pregiudizi, riesce a trattare con delicatezza un tema importante ed attuale in ogni contesto.

In questo romanzo riusciamo a vivere indirettamente, gli aspetti e le conseguenze nel sud degli Stati Uniti degli anni '30, come la crisi e la depressione finanziaria, le paure legate allo spettro e ai miti, segregazione razziale, chiusura mentale a ogni tipo di conoscenza, ma condizionata da qualsiasi pregiudizio, di diffidenza e di odio verso la cultura e la gente nera.

Una lettura che si legge con il cuore, e nonostante i suoi 57 anni, è una lettura assolutamente contemporanea, che lascia emozioni e riflessioni nello spirito del lettore.

Una trama semplice, ma ben costruita a partire dalle perfette caratteristiche e costruzioni dei personaggi che non cadono mai nel banale, alle ambientazione di una vecchia America; il tutto scritto con un linguaggio altrettanto semplice, ma allo stesso tempo raffinato.

Trovo molto significativa l'idea messa alla luce dalla Scout adulta, ossia che crescendo la gente sfortunatamente si fa condizionare solamente dai pregiudizi, per paura di ciò che non conosciamo ed è diverso da noi.

Ho apprezzato molto il personaggio di Atticus Finch, un uomo pieno di coraggio e pronto a rischiare per ottenere giustizia, con sani valori e principi che al giorno d'oggi sono spariti all'interno di una comunità che ha solo sete di denaro.

Infine i temi tratti gli trovo molto importanti, ossia il pregiudizio, la paura del diverso, l'ignoranza umana, l'ingiustizia che lascia una briciola di speranza per le generazioni future, e per un cambiamento per un mondo migliore.

Concludo dicendo che questo libro, lo ho vissuto come una bellissima esperienza, che mi ha fatto comprendere ancora di più il lato negativo del mondo in cui vivo, ossia un mondo che non ha voglia di provare a conoscere la diversità, ma che potrebbe rivelarsi una scoperta più che positiva.

In una cittadina del "profondo" Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un "negro" accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperteCitazioni:

VOTO: 4/5











Ho avuto il piacere di vedere anche il film tratto da questo romanzo, che mi è piaciuto, ma non ho apprezzato il taglio di alcuni personaggi e scene che avrei voluto vedere. Insomma, ho preferito il libro al film.









E voi avete letto il libro o visto il film?


Al prossimo post!
-La ragazza che si nasconde diero un libro-


In una cittadina del "profondo" Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un "negro" accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte
In una cittadina del "profondo" Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un "negro" accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte.
In una cittadina del "profondo" Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un "negro" accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte.

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